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MARINA IN CAP CORSE

Scopri Rogliano e il suo porto turistico, Macinaggio

“Se mai andrai in Corsica, se hai intenzione di trascorrervi una stagione, ricordati il nome di Rogliano…. Non ho visto in Corsica nido meglio fatto per il riposo, luogo di villeggiatura più desiderabile di questo Rogliano: 3 frazioni arrampicate su 3 speroni montuosi, in fondo a una valle, sopra una conca verde, immensa, tutte nel bosco e che si apre sul mare in lontananza...» Hervé Bazin.

Terra di mulini e di mare, è il porto più grande del Capo Corso.

Molto attivi fin dall'antichità, i romani commerciavano già vino e olio trasportati in anfore. Nel 1571 questo porto vide la partenza delle 4 feluche partite per Lepante a difesa della tomba di Cristo, felice spedizione...

Beni culturali e architettonici di Rogliano

IL CASTELLO DI DA MARE

Rogliano, capoluogo della Signoria di San Colombano
Rogliano, quindi, è un superbo paese del Cap Corse, composto da più frazioni che sorgono sopra la marina di Macinaggio. Questo antico Pagus Aureliano fu per lungo tempo capitale della Signoria di San Colombano nelle mani dei signori genovesi DA MARE. Il loro castello, edificato nel 1198, ci lascia solo i suoi maestosi ruderi su una vetta, ai piedi dei monti: mastio, cisterne, mura di cinta così imponenti dal 1554, anno in cui fu demolito dai genovesi.

E fu di ritorno dall'inaugurazione del Canale di Suez che l'imperatrice Eugenia fece una sosta improvvisata a Macinaggio, e si diresse a Rogliano, su richiesta di uno dei suoi marinai che aveva fatto le umili richieste di andare a salutare sua madre, residente in frazione Magna. La strada all'epoca era in cattive condizioni, ed è presso la Chiesa che l'Imperatrice si fermò, senza avere il coraggio di proseguire un altro chilometro per raggiungere la Magna. Donò la Sacra Tavola, elegante balaustra in marmo di Carara. E offrì un fazzoletto ricamato a ciascuna delle bambine che erano venute ad accoglierla quella notte fredda, sul sagrato della chiesa.
È da allora che la strada che collega Macinaggio a Rogliano porta il nome di "Chemin de l'Impératrice".

 

CONVENTO

Giacomo Da Mare, un potente Signore preoccupato per la salvezza della sua anima, lasciò in testamento tutta la sua terra nel 1520 per costruirvi un monastero e fondò tutte le sue monete, gioielli e oro per fare calici e ampolle...
 

LA FRATELLANZA, O CHIESA DI STE CROIX

Alla morte del cugino Giacomo Santo Da Mare, Jacques Negroni volle che la tomba dei Da Mare, l'attuale chiesa di Sant'Agnele, fosse chiusa per sempre. Quindi costruì una nuova chiesa proprio di fronte, che servisse da tomba per lui e per i suoi discendenti, e fu il primo ad essere sepolto lì nel gennaio 1592.
 

LA CHIESA DI SANT'AGNEL

Agnel era un monaco sacerdote del VI secolo, che fece una crociata contro gli infedeli, e fu il primo a combattere la barbarie in Corsica. Nel 1510 i Rogliani costruirono la loro chiesa e si posero sotto la protezione di Sant'Agnele, nella speranza di essere protetti dalle invasioni barbaresche... Questa chiesa fu ampliata nel 1700 e arricchita di sculture e dipinti...

Il borgo essendo stato il più delle volte preda dei Barbari, vide fiorire nel XVI e XVII secolo ben dieci torri rotonde di sorveglianza. Le torri quadrate costruite nell'entroterra fungevano da abitazione per i notabili e permettevano alla popolazione di rifugiarsi in caso di attacco...

 

MULINI A VENTO

I resti dei mulini a vento sulle colline sono felicemente invitati a questo paesaggio, costruzioni rotonde, decapitate, che potrebbero ricordare le torri di avvistamento…. Immagina per un momento il felice effetto che potrebbero produrre questi mulini quando giravano nel vento!
 

I PALAZZI DEGLI AMERICANI

In questo decoro rinascimentale e rovine del medioevo, spiccano, superbe, le imponenti case quadrate degli americani…. Alla fine del XIX secolo, molti Cap Corsin emigrarono in America Centrale per sopravvivere. Alcuni fecero buoni affari lì e mandarono i dollari necessari per la costruzione di case belle e grandi, spesso con una tomba così maestosa. I genovesi furono chiamati per la costruzione di questi edifici, da qui lo stile "casa e giardino all'italiana".

TORRI  

Delle trenta sentinelle di scisto costruite lungo i 92 km di costa del Capo Corsica, solo quindici rimangono in piedi, più o meno ben conservate.

Da Lavasina a Negru passando per le isole Finocchiarola e Giraglia, segnano il paesaggio del Capo Corso.

Rotonde per rimuovere qualsiasi punto cieco e favorire una postura difensiva, queste costruzioni, alte da 9 a 17 metri,

erano presidiati da un piccolo numero di uomini armati pagati da ogni comunità del villaggio.

Si elevano su più livelli: un seminterrato per riserve di acqua, cibo e munizioni; due piani per ospitare la guarnigione, un terrazzo delimitato da un parapetto forato da feritoie o anche cannoniere riparate da merlature.
Queste strutture difensive costituivano una vera e propria rete strategica di comunicazione: in caso di avvicinamento di una nave sospetta si accendeva un incendio. Questo segnale è stato ripetuto da una torre all'altra.

Popolazioni e animali si ritirarono poi verso l'interno delle valli per sfuggire agli attacchi dei Barbari.
Dal 2002 queste torri sono di proprietà della Collettività Territoriale della Corsica. Cinque sono classificati come monumenti storici:

Erbalunga, Santa Maria della Chiapella, Albu, Nonza e Negru.

LE SPIAGGE PIU' BELLE DI CITTA' DEL CAPO

Tra spiagge di sabbia bianca e spiagge di ciottoli neri, Cap-Corse, spesso soprannominata l'isola nell'isola, offre una costa molto varia. Punteggiate dalle sue torri genovesi, scopriamo veri e propri oasi di pace immersi nel verde, lontani da ogni sovraffollamento turistico. Sono una delizia per gli amanti della natura, delle immersioni subacquee o dell'ozio ai bordi di acque cristalline. Da Pietracorbara a Negru, passando per la punta di Barcaggio, le spiagge selvagge non mancano!

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